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16 Gen 24

La Piadineria diventa inglese: il fondo CVC Capital la acquisisce da Permira

Permira ha ceduto al fondo CVC Capital Partners la partecipazione che detiene in La Piadineria, la catena di ristorazione specializzata in piadine e rotoli preparati al momento.

La Piadineria: da sogno di due ragazzi a realtà internazionale

Nel 1994, due ragazzi decidono di aprire una piadineria in centro a Brescia, grazie al supporto e alle ricette di una zia emiliana e con una sola impastatrice.

Il successo arriva presto, prima con l’apertura di altri due punti vendita a Brescia e, subito dopo, con l’avvio del franchising. Passano gli anni e La Piadineria continua la sua espansione nel Nord-Italia, fino ad arrivare anche nelle regioni centrali del nostro paese.

Questa rapida espansione è stata possibile anche grazie all’ingresso di partner strategici e investitori, come quella del fondo Idea Taste of Italy (nel 2015), primo fondo focalizzato sul settore agroalimentare in Italia, gestito da Dea Capital.

La forte ascesa porta all’internalizzazione, con l’apertura, nel 2017, del primo ristorante in Francia.

Nel 2018, dopo anni in cui ha raddoppiato il fatturato e il numero di punti vendita, La Piadineria passa sotto il controllo del fondo di Private Equity (https://renovarum.com/private-equity-amp-venture-capital-guida-alla-finanza-alternativa/) internazionale PERMIRA.
In questi ultimi anni il giro d'affari è triplicato, tanto che oggi, nonostante le chiusure dovute al lockdown nel periodo della pandemia, La Piadineria è presente in 65 città italiane con una rete distributiva che, con le aperture delle ultime tre settimane, ha superato i 400 ristoranti distribuiti tra città, centri commerciali, outlet e retail park (erano 160 nel 2018). La formula proposta nei punti vendita a marchio La Piadineria si basa sull’offerta di oltre 30 tipologie di piadina, preparate con un impasto interamente prodotto nello stabilimento di Montirone (Bs).

Oggi, La Piadineria può contare su una squadra di oltre 2.500 collaboratori (1.000 nel 2018) che servono circa 70 mila clienti ogni giorno.

L’operazione in numeri

Da diverse settimane CVC, con un team guidato dal managing partner Giampiero Mazza, era in trattativa per rilevare il 100% delle azioni di La Piadineria. Secondo il Sole24Ore, per la cessione si parla di una valutazione, in termini di “enterprise value”, superiore ai 300 milioni di euro.

La Piadineria ha chiuso il 2022 con:

  • 34,7 milioni di ebitda,
  • 139,9 milioni di ricavi,
  • 41,3 milioni di debiti netti.

PERMIRA aveva acquisito la società sei anni fa con una valutazione di circa 250 milioni di euro, a fronte di ricavi stimati per il 2017 a quota 60 milioni e un ebitda di 20 milioni, in netto aumento rispetto ai circa 25 milioni di ricavi del 2014, sulla base dei quali era stato condotto l’ingresso nel capitale del fondo Idea.

La scelta strategica

Secondo i piani, l'acquisto del gruppo sarebbe finalizzato a un ulteriore sviluppo dell'azienda, sia per via organica sia tramite acquisizioni, anche all'estero, per creare un polo della ristorazione veloce.

Questa forte espansione sarà garantita anche dalla forte presenza internazionale del fondo stesso.

CVC, nato nel 1981 come braccio europeo di Citicorp Venture Fund, è uno dei maggiori fondi di private equity a livello internazionale: gestisce oltre 52 miliardi di dollari di attività tra Europa e Asia e in Italia è storicamente uno degli investitori più attivi.

I benefici delle attività di M&A

Le operazioni di acquisizione, come in questo caso, possono derivare da strategie di crescita aziendali.

I percorsi di crescita delle imprese possono essere distinti in due grandi categorie: la crescita per vie interne oppure per vie esterne.

La prima strategia, sebbene caratterizzata da un minor grado di incertezza e da un superiore livello di diretto monitoraggio, si caratterizza per tempi tendenzialmente lunghi, molte volte eccessivi, soprattutto nel caso in cui le dinamiche congiunturali esterne richiedano alle aziende di operare velocemente e di rispondere in tempi “stretti” alle variazioni del mercato.

La crescita per vie esterne è un’altra opzione largamente utilizzata dalle imprese, anche se maggiormente rischiosa. Essa avviene tramite, principalmente, attività di acquisizione e fusione.

I principali vantaggi delle attività di crescita tramite acquisizione sono:

  • Espansione del mercato: le acquisizioni consentono di entrare in nuovi mercati o di espandere la propria presenza in quelli esistenti senza dover partire da zero.
  • Riduzione della concorrenza: acquisendo altre aziende, è possibile aumentare la quota di mercato e rafforzare la posizione competitiva.
  • Accesso a nuove tecnologie o competenze: le acquisizioni consentono di ottenere tecnologie, know-how e competenze che altrimenti richiederebbero tempo e risorse per essere sviluppate internamente, anche tramite l’acquisto di proprietà intellettuale come brand, marchi o brevetti.
  • Sinergie ed efficienze: combinando le risorse e le operazioni di aziende diverse, si possono realizzare sinergie che portano a una maggiore efficienza operativa e alla riduzione di spese e costi attraverso economie di scala e budget condivisi.
  • Accesso a nuovi clienti o canali di distribuzione: l'acquisizione di un'azienda può consentire anche di incorporare la sua base clienti e/o i suoi canali di distribuzione.

Naturalmente, è necessario prendere in considerazione anche i fattori di rischio connessi alle attività di M&A, come:

  • Lo scontro di culture aziendali;
  • I problemi di integrazione;
  • Il costo dell'effettivo processo di fusione e acquisizione, che può essere superiore al previsto;
  • Il personale chiave è riluttante a entrare in una nuova azienda.

Il Supporto di Renovarum

Se vuoi avere maggiori informazioni riguardanti l’attività di M&A (Fusioni e Acquisizioni), non esitare a contattarci. Uno dei nostri esperti sarà a tua disposizione per fornirti dettagli sulla natura dell'attività e per illustrarti tutti i servizi offerti da Renovarum.

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